Nel contesto delle società a responsabilità limitata, il recesso del socio dalla SRL (per approfondire leggi l’articolo: Recesso Spa e mutamento oggetto sociale) è un tema di notevole rilevanza. In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è il recesso del socio, quando può essere esercitato e quali sono le implicazioni legali e finanziarie che ne derivano. Inoltre, saranno affrontati i principi fondamentali che regolamentano questa situazione, comprese le modalità di valorizzazione delle quote del socio recedente.

Infine, si evidenzierà l’importanza di una negoziazione consensuale in casi di conflitti societari.

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Cosa si intende per recesso del socio?

Il recesso del socio è una dichiarazione con la quale il socio dichiara di non volere più far parte di questa società.

La prima domanda è: Quando è possibile il recesso del socio dalla SRL? Facciamo una premessa e due precisazioni tecniche preliminari.

La società è di fatto un contratto, e secondo il codice civile italiano, il contratto tra le parti si scioglie o perché c’è una sentenza che dice che il contratto va sciolto per le ragioni che dice la sentenza, oppure perché le parti sono d’accordo nello scioglierlo. Lo statuto societario può poi prevedere delle particolari ipotesi di recesso, ma in linea di principio, il recesso viene esercitato nelle modalità previste dallo statuto, oppure, ahimè, non è possibile.

Quando il recesso non può essere esercitato?

Il recesso non può essere esercitato in presenza di cause non previste dalla legge o dallo statuto.

A quel punto, in caso di recesso, che cosa succede? Succede che le quote di proprietà del recedente devono essere valorizzate. Di solito, la valorizzazione viene effettuata mediante una perizia contabile che accerti il valore delle stesse. Questo valore viene determinato in funzione del fatturato della società, della redditività della società, del cosiddetto EBITDA della società, e di tutta una serie di ulteriori parametri.

Liquidazione delle quote di una srl in caso di recesso del socio

I soci che non recedono possono decidere di acquisire la quota del recedente, quindi di accrescere le loro quote in misura proporzionale a quella del recedente.

Una cosa che va detta è che spesso nell’ambito societario si determinano delle frizioni all’interno, che determinano uno dei soci a tentare di uscire. E questo, che cosa comporta? Che chiaramente, poiché il recesso può essere esercitato, come abbiamo visto, solo nelle modalità previste dalla legge e dallo statuto, che occorra affrontare una negoziazione che spesso non è semplice, che deve tenere conto di molti parametri e che chiaramente deve tenere conto anche di quella valorizzazione della quota di cui parlavamo prima.

Laddove questa negoziazione effettivamente poi abbia buon esito, si tratterà, come abbiamo visto, di valorizzare la quota del socio recedente e in qualche modo di liberarlo consensualmente da questo rapporto sociale che egli non vuole più.

Ci occupiamo normalmente di questi casi, ragione per la quale, se ti occorre uno studio che si occupi di diritto societario e di curare gli aspetti negoziali di una possibile fuoriuscita da una società, puoi contattarci e cercheremo di esserti utili.

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