Abuso di dipendenza economica e decentramento verticale tra imprese

Abuso di dipendenza economica – Ci occupiamo, sin dalla prima emanazione della disciplina della Legge 192/1998, dei rapporti tra imprese, poste ai vari livelli della produzione industriale e della distribuzione di beni e servizi, ed in particolare dello studio delle situazioni di squilibrio in tali rapporti, anche nell’ambito delle subforniture industriali.

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Cos’è l’abuso di dipendenza economica

Abuso di dipendenza economica – La definizione della fattispecie viene fornita dall’art. 9, Legge 192/1998. La norma citata stabilisce che

1. È vietato l’abuso da parte di una o più imprese dello stato di dipendenza economica nel quale si trova, nei suoi o nei loro riguardi, una impresa cliente o fornitrice. Si considera dipendenza economica la situazione in cui una impresa sia in grado di determinare, nei rapporti commerciali con un’altra impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi. La dipendenza economica è valutata tenendo conto anche della reale possibilità per la parte che abbia subìto l’abuso di reperire sul mercato alternative soddisfacenti. 2. L’abuso può anche consistere nel rifiuto di vendere o nel rifiuto di comprare, nella imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose o discriminatorie, nella interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto. 3. Il patto attraverso il quale si realizzi l’abuso di dipendenza economica è nullo. Il giudice ordinario competente conosce delle azioni in materia di abuso di dipendenza economica, comprese quelle inibitorie e per il risarcimento dei danni

La norma era stata originariamente emanata con riferimento alle subforniture industriali, ma successivamente la Cassazione a Sezioni Unite ha definito tale situazione come fattispecie di applicazione generale nei rapporti tra imprese ai fini della tutela dell’impresa debole.

Recentemente, con Sentenza dell’11 gennaio 2023, la Corte d’Appello di Messina ha specificato che la ratio della normativa non è quella di sanzionare una mera condizione di superiorità economica, quanto piuttosto quello di impedirne l’arbitrario sfruttamento a danno delle altre imprese, prevenendo così la realizzazione di condotte abusive e la conclusione di negozi ingiustificatamente squilibrati.

Secondo la Corte d’Appello, inoltre, “lo sfruttamento abusivo di una condizione di superiorità economica, dunque, non può ritenersi sussistente solo sulla base di un accertato squilibrio degli obblighi derivanti dal contratto, dovendo questo essere la conseguenza di un comportamento arbitrario da parte dell’impresa e non, invece, del legittimo esercizio dell’autonomia contrattuale delle parti, così come ad esse riconosciuta dall’art. 1322 c.c.“. In altri termini, secondo la Corte, l’avverbio “ingiustamente” inserito dal legislatore nella formulazione della norma consente di attribuire rilevanza non al semplice squilibrio contrattuale, quanto al fatto che questo sia la conseguenza di un comportamento illegittimo dell’impresa, la quale ha sfruttato abusivamente la posizione di vantaggio in cui si trova.

L’art. 9 della Legge 192 / 1998, inoltre, è stato recentemente modificato. A partire dal 31 ottobre 2022 è previsto che “salvo prova contraria, si presume la dipendenza economica nel caso in cui un’impresa utilizzi i servizi di intermediazione forniti da una piattaforma digitale che ha un ruolo determinante per raggiungere utenti finali o fornitori, anche in termini di effetti di rete o di disponibilità dei dati“.

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L’expertise

Abuso di dipendenza economica: l’expertise specifico si è determinato fornendo assistenza e consulenza, giudiziale e stragiudiziale, in tema di  abuso del diritto e disciplina dei rapporti tra Imprese operanti ai vari livelli della produzione industriale e della distribuzione di beni e servizi. In particolare, e fra l’altro, lo Studio è stato chiamato a fornire la propria assistenza:

  • nella rinegoziazione delle condizioni di importanti contratti, aventi effetti su tutto il territorio nazionale, in particolare nel settore dei trasporti;
  • operando con successo, anche avanti l’Autorità Antitrust, a favore di svariate imprese operanti nel mercato delle spedizioni;
  • fornendo assistenza giudiziale, sia in sede d’urgenza che di merito, ad imprese ai vari livelli della filiera della produzione industriale e della distribuzione di beni e servizi.
  • le pubblicazioni dello Studio

L’analisi pluriennale della fattispecie prevista dall’art. 9, Legge 192/1998, ha poi condotto, negli anni, alla pubblicazione di svariati scritti giuridici, alcuni particolarmente approfonditi e specialistici in materia di subforniture industriali e tutela dell’impresa debole (è il caso del testo “Contratto di franchising ed abuso di dipendenza economica”, reperibile qui), altri più divulgativi (brevi articoli o rubriche sul rapporto tra comportamento “abusivo” e concorrenza sleale), ma tutti utili al fine di meglio comprendere la fattispecie

Contatta lo Studio Legale Adamo per assistenza e consulenza in materia di dipendenza economica nei rapporti tra imprese