Intese e pratiche concordate

Intese e pratiche concordate nel diritto antitrust: nullità delle intese vietate: cosa sono e perché sono nulle le pratiche concordate

Giovanni Adamo

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Nullità delle intese

Si pronuncia il Tribunale di Roma con una interessante Sentenza del 12 giugno 2020 in materia di intese e pratiche concordate nel diritto antitrust. Il Tribunale si è occupato del perché sono nulle le pratiche concordate, in particolare in materia di contratti di fideiussione.

Il diritto antitrust applicato ai contratti di fideiussione

a semplice richiesta” non equivale a “ogni eccezione rimossa

In primo luogo, il Tribunale affronta la questione della differenza tra fideiussione e contratto autonomo di garanzia, rilevando che “l’indicazione contenuta nell’atto di fideiussione dell’obbligo del garante di dover pagare “immediatamente” alla banca “a semplice richiesta scritta” non equivalga alla clausola “a prima richiesta e senza eccezioni” valutata dalle Sez. Un. del 2010, in quanto dalla clausola oggetto dell’atto di fideiussione in questione non emerge in modo inequivoco che il fideiussore non possa opporre eccezioni di sorta in relazione al rapporto garantito, ma solamente che debba pagare, a prescindere dall’esistenza di eventuali eccezioni poste dal debitore principale, con un meccanismo analogo a quello della clausola “solve et repete”; pertanto non si ritiene che l’atto in oggetto costituisca contratto autonomo di garanzia“.

La nullità delle intese nel diritto antitrust – Perché sono nulle le pratiche concordate

L’art. 2, L. 287/1990 rende nulli, se anticoncorrenziali, sia contratti che mere ‘pratiche concordate’

Quanto, poi, al profilo che qui ci occupa, ovvero dell’analisi della nullità di “intese” e “pratiche concordate” in funzione anticoncorrenziale alla luce del diritto antitrust, il Tribunale così statuisce: “l’art. 2 della legge 287/1990 considera intese, ai fini della disciplina dettata dalla norma, non solo gli accordi, ma anche “le pratiche concordate”, che non solo “abbiano per oggetto”, ma anche che abbiano “per effetto” di impedire o falsare in modo consistente il gioco della concorrenza”.

sullo stesso piano i patti tra imprese e i profili comportamentali

Il diritto antitrust così dimostra di porre sullo stesso piano e di equiparare i patti anticoncorrenziali tra le imprese che si determinino a formare un “cartello” (e quindi i negozi giuridici con i quali due o più imprese si accordano per coordinarsi in modo da creare una situazione concorrenziale a loro favorevole) e i profili comportamentali dalle medesime tenute nella contrattazione con terzi.

Nullità delle Intese vietate e pratiche concordate – Come possiamo aiutarti

Ci occupiamo da molti anni di diritto antitrust e della concorrenza (guarda i nostri SERVIZI) ed assistiamo regolarmente imprese e associazioni di categoria nell’ambito dei procedimenti aventi ad oggetto la violazione delle regole della corretta concorrenza. Di seguito alcuni dei casi di cui ci siamo occupati o che abbiamo analizzato:

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