Come funziona il divieto di concorrenza del socio snc uscente

Divieto di concorrenza socio snc uscente – Divieto di concorrenza dei soci – Fermare la concorrenza sleale del socio uscente

Le società in nome collettivo (S.n.c.) rappresentano una forma comune di società di persone in cui due o più individui collaborano per esercitare un’attività economica. Quando uno dei soci decide di lasciare la società, una delle questioni fondamentali da affrontare è il (eventuale) divieto di concorrenza. Questo principio, che di per sè non fa parte della disciplina regolatoria della snc (che comprende solo il divieto di concorrenza DURANTE la partecipazione del socio, ma NON DOPO la sua fuoriuscita dalla società), se pattuito, è funzionale alla protezione degli interessi dell’azienda, impedendo agli ex soci di sfruttare le conoscenze o il know-how aziendale per danneggiare la società stessa.

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In Cosa Consiste il Divieto di Concorrenza a Carico dei Soci di una Snc

L’art. 2301 c.c. si applica solo durante la partecipazione del socio alla società

Il divieto di concorrenza a carico dei soci di una S.n.c. è disciplinato dall’articolo 2301 del Codice Civile, che stabilisce che i soci non possono esercitare, senza il consenso degli altri soci, un’attività concorrente con quella della società né partecipare come soci illimitatamente responsabili in un’altra società concorrente. Questa disposizione si applica durante la partecipazione alla società. Consulta anche QUESTO ARTICOLO.

Per vincolare il socio anche dopo la sua fuoriuscita occorre che il divieto sia inserito nello Statuto o in patti parasociali

Per le suindicate ragioni, se le parti intendono vincolarsi ad un divieto di concorrenza applicabile e vincolante anche dopo la fuoriuscita del socio dalla società, occorre inserire una previsione ad hoc nello Statuto della Società, oppure occorre che i soci si vincolino mediante appositi patti parasociali.

La logica è quella di tutelare la società

La logica del divieto di concorrenza è quella di prevenire conflitti di interesse e proteggere la società da attività che potrebbero danneggiarla. Quando un socio uscente è in possesso di informazioni sensibili, come segreti commerciali o dettagli sui clienti, il rischio è che possa utilizzare tali informazioni per avvantaggiare una società concorrente o per avviare un’attività che compete direttamente con la S.n.c. dalla quale è uscito.

Quanto Dura il Divieto di Concorrenza?

Al massimo cinque anni

La durata del divieto di concorrenza per un socio uscente di una S.n.c. non è specificata dalla legge, ma può essere prevista nel contratto sociale laddove venga espressamente pattuito un simile divieto. Sul punto trova comunque applicazione l’art. 2596 del Codice Civile, il quale stabilisce che “Il patto che limita la concorrenza deve essere provato per iscritto. Esso e’ valido se circoscritto ad una determinata zona o ad una determinata attivita’, e non puo’ eccedere la durata di cinque anni. Se la durata del patto non e’ determinata o e’ stabilita per un periodo superiore a cinque anni, il patto e’ valido per la durata di un quinquennio“. In questo modo la durata del divieto, che comunque deve essere ragionevole, non può comunque essere superiore a cinque anni (leggi anche QUESTO ARTICOLO).

Cosa Comporta la Violazione del Divieto di Concorrenza da Parte del Socio Snc Uscente

Se un socio uscente viola il divieto di concorrenza, può essere soggetto a diverse conseguenze, sia contrattuali che legali.

1. Richiesta di Risarcimento Danni: La società può richiedere un risarcimento per i danni causati dalla violazione del divieto di concorrenza, e comunque dalla concorrenza sleale, del socio uscente. Questo potrebbe includere la perdita di clienti, profitti o altre opportunità commerciali. Per ottenere un risarcimento, la società deve dimostrare il danno subito e il nesso causale con l’attività del socio uscente.

2. Ordinanza inibitoria urgente per fermare l’attività: La società può richiedere un’ordinanza inibitoria urgente, anche ex art. 700 del codice di procedura civile, per impedire al socio uscente di continuare l’attività concorrente, soprattutto se questa sta causando danni immediati e irreparabili alla società. Si tratta di un ordine del tribunale che obbliga una parte a cessare un comportamento lesivo.

3. Retroversione degli utili: In alcuni casi, i profitti guadagnati dal socio uscente attraverso l’attività concorrente possono essere confiscati e assegnati alla società. Questa misura è pensata per disincentivare comportamenti sleali e per assicurare che il socio uscente non tragga vantaggio dalla sua condotta scorretta.

Conclusioni

Il divieto di concorrenza del socio snc uscente, laddove concordato tra le parti e/o inserito nello Statuto sociale, è un importante strumento di protezione per le società in nome collettivo. Esso garantisce che gli ex soci non sfruttino le conoscenze e le risorse aziendali per danneggiare la società. Attraverso l’applicazione di clausole di non concorrenza e il monitoraggio delle attività dei soci uscenti, le S.n.c. possono quindi salvaguardare i loro interessi e prevenire comportamenti dannosi. La corretta gestione di questo aspetto è cruciale per la continuità e il successo a lungo termine di qualsiasi S.n.c., e i soci dovrebbero assicurarsi di affrontare questa questione in modo chiaro e consapevole nel contratto sociale.

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