Direttiva europea indicazione dei prezzi

Direttiva europea indicazione dei prezzi – Price indication Directive – Direttiva 2019 2161 – Indicazione dei prezzi sui prodotti di consumo

Giovanni Adamo

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Direttiva europea indicazione dei prezzi – Il percorso di recepimento

In data 9 dicembre 2022 il Governo italiano ha trasmesso al Senato uno schema di Decreto Legislativo recante attuazione della Direttiva 2019 2161, che modifica la Direttiva 93 13 CEE, e le direttive 98/6/CE, 2005/29/CE e 2011/83/UE per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori.

Si velocizza dunque il percorso di recepimento della Direttiva europea indicazione dei prezzi (Price Indication Directive), grazie ad un atto di impulso motivato anche dalla circostanza della sottoposizione del nostro Paese anche a procedura di infrazione, e ciò proprio a causa del tardivo recepimento della Direttiva nel nostro Ordinamento.

Indicazione dei prezzi sui prodotti di consumo: cosa prevede il provvedimento

L’estensione del concetto di “prodotto”: anche gli immobili ed i servizi

Per la Direttiva la disciplina in essa prevista deve applicarsi a tutti i “prodotti”, intendendosi per prodotto “qualsiasi bene o servizio, compresi i beni immobili, i servizi digitali e il contenuto digitale, nonché i diritti e gli obblighi

La disciplina delle riduzioni di prezzo: il consumatore deve essere posto a conoscenza anche del prezzo precedente

La Direttiva, in particolare, si occupa delle riduzioni di prezzo: essa stabilisce che ogni annuncio di riduzione di un prezzo deve indicare chiaramente il prezzo applicato dal professionista in precedenza (prezzo precedente). Per prezzo precedente si intende il prezzo più basso applicato dal professionista durante un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni prima dell’applicazione della riduzione del prezzo.

Le sanzioni: devono essere “effettive, proporzionate e dissuasive”

La Direttiva 2019 2161 si occupa poi delle sanzioni da prevedersi per la violazione delle sue disposizioni, assumendo che esse siano “effettive, proporzionate e dissuasive“. Sotto tale specifico profilo lo Schema di Decreto Legislativo prevede un apposito “potenziamento” delle sanzioni che possono essere comminate, affidandone l’applicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Si tratta di una tutela “minima” per il consumatore

La Direttiva europea sull’indicazione dei prezzi si occupa poi di stabilire la propria natura di tutela minima: essa, in particolare, non pregiudica in alcun modo gli ulteriori diritti attribuiti al consumatore da altre leggi del singolo Stato membro.

Direttiva europea indicazione prezzi e contratti online

La Direttiva si occupa poi specificamente dei contratti online, prevedendo obblighi di informazione supplementari e specifici destinati a questa particolare tipologia di negoziazione, nonché modalità più rigorose di trattamento dei dati personali.

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