Nell’articolo discuteremo della procedura di fallimento di una SRL, focalizzandoci sulle conseguenze, la procedura stessa e i rischi associati. Il termine “fallimento” è stato sostituito con “liquidazione giudiziale”, ma la sostanza rimane simile. Esploreremo le ragioni che portano a tale decisione, le implicazioni per i soci e, in particolare, per gli amministratori.
Innanzitutto, la liquidazione giudiziale dell’impresa può essere avviata sia su richiesta autonoma della società, che ritiene non sussistere più i presupposti per la continuazione dell’attività imprenditoriale, a causa dell’impossibilità di far fronte ai debiti, sia su istanza di liquidazione giudiziale, proposta da un creditore che ritiene che la continuazione dell’attività possa rendergli impossibile soddisfare il proprio credito.
Requisiti per dichiarare il fallimento di una SRL
Quali sono le ragioni che possono condurre un imprenditore a chiudere una srl volontariamente? Tenete presente che la prosecuzione di un’attività imprenditoriale in assenza di economicità, ovvero di redditività, equivale a una sorta di prosecuzione indebita dell’attività d’impresa, che continua ad accumulare debiti anziché generare utili.
Questa situazione può comportare responsabilità anche gravi, incluso il rischio di giurisdizione penale. Questa è la ragione principale che spinge gli imprenditori a chiedere il fallimento o, per meglio dire, la liquidazione giudiziale.
Procedura fallimentare Srl
Cosa succede in questi casi? Sia che la richiesta venga presentata dall’imprenditore in proprio o da altri imprenditori che sono creditori della società, si apre una procedura concorsuale, caratterizzata dalla cosiddetta “par condicio creditorum”, ossia tutti i creditori partecipano alla ripartizione dell’attivo della società in maniera equa.
Tuttavia, ci sono regioni che permettono a certi crediti di essere privilegiati rispetto ad altri, ad esempio, i crediti di lavoro, i crediti previdenziali, i crediti fiscali, o se ci sono garanzie reali come il pegno o l’ipoteca. In questi casi, alcuni crediti possono avere un trattamento preferenziale rispetto ad altri nel caso di fallimento di una Srl.
Fallimento SRL: Conseguenze per i soci e per l’amministratore
Nel caso di liquidazione di una Srl, le conseguenze per il socio che ha effettuato un conferimento di capitale sono generalmente limitate, ma perderà il capitale investito. Le conseguenze più rilevanti riguardano l’amministratore, poiché la sua gestione verrà attentamente scrutinata dal curatore fallimentare. Il curatore ha il compito di determinare i debiti e i crediti della società e può agire se rileva atti anomali o comportamenti illeciti durante la gestione dell’amministratore, come la sottrazione di risorse o la falsificazione delle scritture contabili (per approfondire leggi l’articolo sulla mala gestio dell’amministratore della Srl).
In alcuni casi, questi comportamenti possono portare a responsabilità civili e penali più gravi, come il reato di bancarotta. È fondamentale consultare un avvocato esperto per affrontare adeguatamente una procedura di liquidazione giudiziale o fallimento, poiché possono sorgere complesse questioni legali.
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