Fusione o Acquisizione? Le differenze fondamentali

Fusione o Acquisizione? Le differenze fondamentali dal punto di vista legale e strategico

Fusione o acquisizione: le differenze – Differenza fusione acquisizione – M&A: aspetti giuridici – Le strategie M&A

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Fusione o acquisizione: Le differenze

Ci eravamo già occupati di operazioni societarie straordinarie, ed in particolare delle fusioni, in QUESTO VIDEO  ed in QUESTO ARTICOLO.

Oggi è il momento di fornire qualche ulteriore specificazione sulla differenza fusione-acquisizione.

Nel mondo delle operazioni di M&A (Merger & Acquisition), spesso si utilizza il termine “fusione e acquisizione” come se fosse un’unica formula. In realtà, tra fusione e acquisizione esistono differenze sostanziali di natura sia giuridica sia operativa. Comprendere queste peculiarità è essenziale per chiunque voglia orientarsi correttamente nel mondo delle operazioni societarie, sia dal lato dell’impresa che desidera crescere, sia dal lato degli investitori o dei soci che valutano un passaggio di proprietà.

Questo articolo approfondisce le due grandi famiglie di operazioni M&A, soffermandosi sugli aspetti giuridici, strategici e operativi, e cercando di illustrare al meglio la differenza tra fusione e acquisizione. Cercheremo di chiarire i concetti chiave e di guidarti nella comprensione di come affrontare al meglio una fusione o un’acquisizione, valutando i rischi potenziali e le opportunità di sviluppo.

Fusione o acquisizione: Che cos’è una Fusione?

Le fusioni societarie consistono nell’unione di due o più società in un’unica entità giuridica. Questa operazione mira a creare un nuovo soggetto che, in genere, risulta più grande e più competitivo sul mercato, grazie alla somma di risorse, know-how, competenze e mercati di riferimento.

Una fusione viene comunemente considerata un’operazione “alla pari” (o quasi) tra due aziende, anche se esistono diverse tipologie che determinano in che modo le imprese si fondono e chi mantiene il controllo effettivo.

L’art. 2501 del Codice Civile

La materia è disciplinata dagli artt. 2501 e ss. del Codice Civile.

Secondo l’art. 2501, “La fusione di più società può eseguirsi mediante la costituzione di una nuova società, o mediante l’incorporazione in una società di una o più altre. La partecipazione alla fusione non è consentita alle società in liquidazione che abbiano iniziato la distribuzione dell’attivo“.

Le diverse tipologie di Fusione

La fusione societaria può assumere forme diverse. Vediamole di seguito.

Fusione per Incorporazione

La fusione per incorporazione è una delle forme più frequenti. Si verifica quando una società (detta “incorporante”) assorbe un’altra società (detta “incorporata”). Al termine dell’operazione, la società incorporata cessa di esistere come entità autonoma, mentre l’incorporante prosegue la propria attività, assumendo anche attività, passività e rapporti giuridici della società incorporata. Ad esempio, se la Società A incorpora la Società B, la nuova entità giuridica si chiamerà ancora Società A, ma comprenderà all’interno di sé, oltre alle relazioni di A pre-fusione, anche tutto il patrimonio e le relazioni d’affari di B.

Fusione Paritaria

Nel caso di fusione paritaria, entrambe le società si fondono per dare vita a un nuovo soggetto, solitamente con un nuovo nome e una nuova struttura. Questo tipo di operazione si riscontra frequentemente quando due aziende di dimensioni simili decidono di unire le forze, condividendo rischi e benefici in modo equilibrato.

Fusione Inversa

La fusione inversa (o reverse merger) è un’operazione nella quale la società che apparentemente sembrerebbe essere acquisita (ad esempio, perché più piccola o meno nota) è invece la società che incorpora l’altra. Tale meccanismo si utilizza spesso per motivi di natura fiscale o per facilitare l’accesso ai mercati finanziari.

Aspetti Giuridici e Normativi (Fusione)

Come già anticipato, le fusioni, in Italia, sono disciplinate principalmente dal Codice Civile (articoli 2501 e ss.) e richiedono un iter ben preciso che include:

  • la redazione di un progetto di fusione, contenente la descrizione e le modalità di attuazione dell’operazione.
  • la relazione degli amministratori, in cui vengono chiariti i motivi della fusione e le conseguenze economiche, patrimoniali e giuridiche.
  • una eventuale relazione degli esperti (se richiesto) per valutare la congruità del rapporto di cambio delle azioni o quote.
  • l’approvazione dell’assemblea straordinaria delle società coinvolte.
  • il deposito e iscrizione della delibera di fusione presso il Registro delle Imprese.

M&A aspetti giuridici: in questo contesto un ruolo centrale è rivestito dalla due diligence e dall’eventuale intervento dell’Antitrust, soprattutto se le imprese coinvolte detengono una quota di mercato rilevante o operano in settori strategici. In alcuni casi, potrebbero essere necessarie autorizzazioni specifiche (ad esempio, in settori bancari, assicurativi o soggetti a golden power).

Fusione o acquisizione: Che cos’è un’Acquisizione?

L’acquisizione si verifica quando una società o un investitore acquista un’altra impresa o un pacchetto di controllo di essa (potendo così decidere la governance e la strategia aziendale). In questo caso, a differenza della fusione, le due entità giuridiche possono rimanere formalmente distinte: l’acquirente diviene proprietario, totale o parziale, della società target, ma non c’è necessariamente la creazione di un nuovo soggetto.

L’obiettivo principale dell’acquisizione è generalmente quello di crescere per vie esterne, ottenere finanza, ampliare il portafoglio prodotti, entrare in nuovi mercati o sfruttare sinergie industriali.

Tipologie di Acquisizione

Acquisizione di quote societarie

Nell’acquisizione di partecipazioni, l’acquirente compra le azioni (o quote) della società target, assumendone il controllo. La quota di partecipazione può variare:

  • Minoritaria (meno del 50% del capitale sociale).
  • Maggioritaria (più del 50%).
  • Totale (100% del capitale).

Con l’acquisto totalitario, la società target diventa una “controllata al 100%” dell’acquirente, mantenendo la propria identità giuridica ma cambiando la proprietà e spesso la governance.

Acquisizione di Attivi (Asset Deal)

Un’altra forma di acquisizione è l’acquisto di attivi (o asset deal), in cui l’acquirente rileva specifici beni, contratti e/o attività (ad esempio uno stabilimento industriale ed i relativi contratti) della target, senza acquisirne le passività. È un’operazione più selettiva rispetto alla compravendita di azioni e può comportare minori rischi per l’acquirente, poiché non si assume l’intero carico debitorio e contrattuale della società venditrice.

Aspetti Giuridici e Normativi (Acquisizione)

Per quanto riguarda gli aspetti giuridici, le acquisizioni si realizzano di norma tramite la stipula di un contratto di cessione di quote o azioni (share deal) o di un contratto di cessione di azienda/ramo d’azienda (asset deal). Quale che sia la tipologia contrattuale prescelta, comunque si tratta normalmente di un contratto estremamente articolato e “di dettaglio”.  Nell’uno o nell’altro caso, sono fondamentali:

  • La due diligence legale, fiscale e contabile, per valutare rischi e passività nascoste.
  • La definizione delle clausole di garanzia (representations & warranties) e delle eventuali indennità a carico del venditore, qualora emergano situazioni negative dopo il closing.
  • Il pricing, ovvero la determinazione del valore della società o del ramo d’azienda, che può essere calcolato attraverso metodi differenti.
  • L’approvazione assembleare (se richiesta dallo statuto o dalle normative di settore), e le eventuali autorizzazioni dell’autorità Antitrust o di altre autorità regolatorie.

Differenza fusione acquisizione – Le Differenze fondamentali tra Fusione e Acquisizione

A questo punto, possiamo delineare chiaramente le differenze tra una fusione e un’acquisizione al fine di creare una strategia M&A, tenendo conto dei molteplici aspetti giuridici, fiscali e strategici.

Impatto Strategico e Operativo

  1. Struttura societaria finale
    • Fusione: si crea una nuova entità (o sopravvive una delle due), con un unico capitale sociale e una singola governance.
    • Acquisizione: la società acquirente e la società target possono rimanere entità separate, con eventuali modifiche nella governance della target.
  2. Gestione del Business
    • Fusione: solitamente vi è una condivisione del potere decisionale (almeno in teoria), soprattutto nelle fusioni paritetiche.
    • Acquisizione: la società che acquista detiene il controllo e può influenzare o rivoluzionare la governance e le strategie della società acquisita.
  3. Complessità dell’operazione
    • Fusione: richiede un iter procedurale complesso (progetti di fusione, relazioni degli amministratori, assemblee straordinarie, ecc.).
    • Acquisizione: in alcuni casi può essere più semplice (ad esempio nell’acquisto di un pacchetto di azioni), ma dipende molto dalle dimensioni, dalla struttura e dal settore di attività della target.
  4. Tempistiche
    • Fusione: spesso richiede un periodo più lungo di negoziazione e approvazione.
    • Acquisizione: può essere più rapida, specialmente se si tratta di operazioni meno rilevanti in termini di valori economici.

Profili di Responsabilità e Rischi e strategie M&A

Si tratta, poi, ed all’evidenza, di operazioni e di strategie M&A (aspetti giuridici rilevantissimi) che non possono essere gestite in modo “fai da te”, poiché implicano rischi di insuccesso, potenziali problematiche e pesanti responsabilità. Esaminiamo tali aspetti.

  1. Responsabilità per debiti pregressi
    • Fusione: la nuova società (o la società incorporante) risponde delle passività di tutte le società fuse, in modo solidale e integrale.
    • Acquisizione: nell’acquisto di azioni (share deal), l’acquirente eredita tutte le responsabilità pregresse della target, a meno di specifiche clausole di garanzia. Nell’acquisto di attivi (asset deal), si selezionano gli asset e di norma non si ereditano i debiti, salvo eccezioni.
  2. Potenziali conflitti con i soci di minoranza
    • Fusione: i soci di minoranza possono doversi adeguare a un rapporto di cambio azionario deciso dall’assemblea, con la possibilità di esercitare il diritto di recesso se previsto dalla legge.
    • Acquisizione: i soci di minoranza della target possono subire un cambio di controllo e potrebbero non avere voce in capitolo, a meno che lo statuto o le clausole parasociali non prevedano specifiche tutele.
  3. Regolamentazioni Antitrust
    • Fusione: se la nuova entità raggiunge quote di mercato significative, si necessita dell’approvazione delle autorità di concorrenza (ad esempio, la Commissione Europea).
    • Acquisizione: anche qui può essere necessario ottenere il via libera antitrust, soprattutto per operazioni di grande rilievo.
  4. Aspetti culturali e di integrazione
    • Fusione: unisce due organizzazioni. Richiede un processo di integrazione culturale e organizzativa complesso, perché le due imprese devono operare come una sola unità.
    • Acquisizione: può mantenere inizialmente separata la target, ma si rende comunque necessaria una strategia di allineamento culturale e operativo, specie se si punta a sinergie e riduzione dei costi.

Differenza fusione acquisizione – Casi ed Esempi Concreti – Strategie M&A

Strategie M&A – Per meglio comprendere la differenza fusione – acquisizione nell’ambito anche di una strategia M&A (Aspetti giuridici), vediamo alcuni esempi:

  1. Esempio di Fusione Paritetica:
    Quando due aziende di dimensioni e valore simile (ad esempio, due medie imprese) decidono di unirsi per costituire un nuovo soggetto. In questi casi, la direzione della nuova entità potrebbe essere condivisa in modo paritario tra i manager delle due vecchie società.
  2. Esempio di Fusione per Incorporazione:
    Se la società “Alfa” incorpora la società “Beta”, la nuova entità potrebbe mantenere il nome “Alfa”, ereditando tuttavia i beni, i contratti, e i debiti di “Beta”. La fusione per incorporazione è spesso scelta quando si vuole semplificare la struttura societaria e ridurre i costi.
  3. Esempio di Acquisizione di Quote:
    Un grande gruppo industriale acquisisce il 60% delle azioni di una PMI innovativa. In questo caso, la PMI conserva il suo nome e la sua partita IVA, ma la governance risponde al gruppo che possiede la maggioranza. Il contratto di acquisizione definirà le clausole M&A (aspetti giuridici) specifiche di garanzia e la possibilità di mantenere o meno il management originario.
  4. Esempio di Acquisizione di Attivi (Asset Deal) nell’ambito di strategie M&A:
    Un fondo di private equity interessa all’acquisto esclusivo del ramo d’azienda di una società in crisi, specializzato nella produzione di componenti elettroniche. L’operazione permette di rilevare soltanto i macchinari e i brevetti, lasciando in capo alla vecchia società i debiti con banche e fornitori.

In definitiva, la scelta tra fusione e acquisizione non dipende solo dal M&A aspetti giuridici, ma anche da valutazioni di carattere strategico, finanziario e operativo.

Fusione o acquisizione: come possiamo aiutarti

Le fusioni e le acquisizioni sono due strumenti fondamentali per favorire la crescita aziendale, l’espansione verso nuovi mercati e il consolidamento di settori strategici. Le differenze tra queste due operazioni sono profonde, sia dal punto di vista legale sia da quello strategico, e conoscere a fondo tali sfaccettature è essenziale per prendere decisioni consapevoli e minimizzare i rischi.

Se stai valutando un’operazione di fusione o acquisizione, diventa cruciale affidarsi a professionisti specializzati in strategie M&A, in grado di offrire un’assistenza mirata in tutte le fasi del processo: dalla definizione dell’accordo, alla due diligence, fino alla negoziazione delle clausole contrattuali. Ogni operazione è unica e richiede un’analisi personalizzata per evitare errori che potrebbero rivelarsi costosi in futuro.

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