Franchising e liquidazione giudiziale

Franchising e liquidazione giudiziale: franchisor chiede fallimento del franchisee

Franchising e liquidazione giudiziale – Franchisor chiede fallimento del franchisee che gli ha fatto causa – Trib. Napoli 28 gennaio 2025

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Franchising e liquidazione giudiziale – nuovo provvedimento ottenuto dallo Studio

Un team dello Studio, costituito da Giovanni Adamo, Michela Fusco e Norma De Gregorio, ha ottenuto, in data 28 gennaio 2025, avanti il Tribunale di Napoli, un interessante provvedimento in materia di franchising e liquidazione giudiziale, in una situazione nella quale il Franchisor, ricevuta la notificazione della citazione introduttiva di un giudizio di merito da parte del Franchisee avanti il Tribunale di Monza, aveva ritenuto di domandare a propria volta, a carico dello stesso franchisee, avanti il Tribunale di Napoli, la liquidazione giudiziale.

Franchisor chiede fallimento del franchisee che gli ha fatto causa – La vicenda

La domanda del Franchisor

Il franchisor, asserendo di essere creditore nei confronti del franchisee di rilevanti somme di denaro per forniture di merci eseguite nell’ambito di 2 contratti di franchising per due differenti negozi in Napoli, domandava al Tribunale di Napoli di dichiarare l’apertura della liquidazione giudiziale della debitrice ritenendo sussistere tutti i presupposti oggettivi e soggettivi. In particolare riteneva sussistere lo stato di insolvenza del franchisee n ragione del mancato pagamento dei debiti posti a fondamento del ricorso, di una pretesa notevole esposizione debitoria emergente dai bilanci, anche nei confronti dell’Erario, e di una perdita rilevata nell’esercizio sociale 2023.

Il pregresso: mediazione e causa pendente per il merito

Vi era, rispetto alla richiesta del Franchisor, un rilevante pregresso processuale. Ed infatti il franchisee, molti mesi prima della richiesta di liquidazione giudiziale formulata dal Franchisor avanti il Tribunale di Napoli, dapprima aveva un tentativo di mediazione dall’esito negativo Successivamente notificava al franchisor un atto di citazione introduttivo di un giudizio radicato innanzi al Tribunale di Monza. 

Franchising e liquidazione giudiziale – La tesi del franchisee: i debiti erano sorti proprio a causa della condotta del franchisor

Il Franchisee contestava di versare in uno stato di insolvenza, nonché la legittimazione del Franchisor a chiedere l’apertura della liquidazione giudiziale nei propri confronti. Evidenziava come la situazione di squilibrio finanziario e di transitoria tensione e difficoltà in cui si trovava era stata determinata proprio dalle politiche commerciali adottate dal Franchisor, che avevano compromesso la remuneratività ed operatività dei punti vendita. Tanto che, prima della proposizione da parte del Franchisor del ricorso volto all’apertura liquidazione giudiziale di cui si discute, il Franchisee aveva instaurato un giudizio innanzi al Tribunale di Monza “al fine di far valere numerose ipotesi di nullità dei contratti di affiliazione commerciale precedentemente conclusi con la convenuta, e soprattutto al fine di denunziare i plurimi inadempimenti ascritti al Franchisor, che, decidendo fra l’altro tanto il prezzo di acquisto, quanto il prezzo di rivendita al pubblico dei prodotti (e detenendo quindi la “leva” principale del rapporto di affiliazione commerciale) ha via via sempre più ridotto la marginalità della odierna deducente, determinandone così la tensione sul piano finanziario”.

Franchising e liquidazione giudiziale: le valutazioni del Tribunale

Franchisor chiede fallimento del Franchisee, ma per il Tribunale di Napoli è privo di legittimazione

Il Tribunale ha ritenuto che “parte ricorrente non sia legittimata a proporre istanza volta all’apertura della liquidazione giudiziale, essendo contestata la sua qualità di creditore nei confronti del Franchisee“, e ciò in ragione della controversia civile precedentemente instaurata.

Contestata la stessa validità del rapporto e richiesti danni per quasi 2 milioni di euro

Ha ritenuto il Tribunale che “Nel caso di specie il Franchisee, prima del deposito nei suoi confronti del ricorso de quo vertitur, aveva adito il Giudice ordinario denunciando le invalidità che riteneva caratterizzare i rapporti di franchising in essere con XXXX spa nonché plurimi adempimenti del franchisor, avanzando una domanda di valore ben superiore al credito azionato nella presente sede da XXXX, ovvero pari ad € 1.983.190,22 e formulando in via subordinata richiesta di accertamento negativo in relazione a qualunque ipotetica pretesa formulata, a qualsiasi titolo dipendente e/o connesso ai contratti di affiliazione da XXXX nei suoi confronti”.

Franchising e liquidazione giudiziale: essenziale che la controversia civile fosse stata attivata prima della richiesta di liquidazione giudiziale

Proseguiva, il Tribunale, statuendo che “Dunque il credito del Franchisor azionato nella presente sede è stato oggetto di contestazione in sede giudiziale da parte del Franchisee già prima della proposizione del ricorso volto all’apertura della liquidazione giudiziale. Anzi, la odierna iniziativa è stata posta in essere immediatamente dopo la notifica dell’atto di citazione. La società affiliata lamentava sostanzialmente una serie di doglianze inerenti, in particolare, l’assoluto difetto di autonomia economica ed imprenditoriale del franchisee, la imposizione, da parte del franchisor, di sconti, promozioni ed iniziative a carico dei franchisee, la grave riduzione della marginalità dei franchisee, determinatasi in misura tale da non consentire più la prosecuzione dell’attività, in quanto non più remunerativa. La lettura dell’atto di citazione consente al Tribunale di ritenere, seppur con una valutazione incidentale e necessariamente sommaria propria di tale fase, fermo ed impregiudicato l’esito del relativo giudizio, la non manifesta infondatezza degli argomenti addotti dal Franchisee al fine di contestare l’avversa pretesa e rilevanti ai fini del vaglio in ordine alla sussistenza dell’inadempimento. Le domande proposte innanzi al tribunale di Monza, dettagliatamente esposte, non appaiono meramente strumentali, né tanto meno rivolte all’unico fine di precostituire una contestazione del credito del Franchisor, in grado di paralizzarne l’azione e di precludergli la facoltà di ottenere l’apertura della liquidazione giudiziale dell’affiliata“.

Franchising e liquidazione giudiziale – Che fare quando il franchisor chiede la liquidazione giudiziale del franchisee? Guarda i nostri casi

Ci occupiamo di contratto di franchising sin dalla emanazione della Legge 129 del 2004, e abbiamo assistito diversi franchisee nell’ambito di richieste di liquidazione giudiziale proposte dal Franchisor. Di seguito alcuni dei casi di cui ci siamo occupati:

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